Non è durata neanche una settimana la gioia di veder riaperta la Villa Comunale di Gela. I cancelli questa mattina sono rimasti chiusi.
Tanta la rabbia e la delusione di chi aveva deciso di trascorrere una domenica mattina diversamente, tra sole e natura.
“Mi ero recato alla Villa Comunale con mia figlia per farla giocare – ha scritto su Facebook il rappresentante del quartiere San Giacomo Massimo Giorannello – vergogna”
Appena sette giorni fa l’unico giardino pubblico della città pullulava di giovani, famiglie e bambini. Per due giorni al suo interno si sono svolte le “Giornate FAI di Primavera”, organizzate dalla sezione di Caltanissetta. Per l’occasione l’amministrazione si è mobilitata ordinando a Ghelas una pulizia straordinaria. Per due giorni quasi tutti gli operai della municipalizzata sono stati impegnati nei lavori.
Per mesi il giardino è rimasto chiuso. Prima a causa dell’emergenza sanitaria, poi perché il custode era senza green pass. Ora è finito lo stato di emergenza e purtroppo anche le giornate FAI che, come scrive qualcuno sui social, dovrebbero durare tutto l’anno. Con quale scusa è stato messo il catenaccio? Forse lo straordinario non pagato al custode? Nessuno ha pensato ad informare i cittadini, neanche con un cartello affisso fuori. Sulle ringhiere della villa invece si continua ad attaccare necrologi, in barba all’ordinanza di divieto firmata dal sindaco. L’entusiasmo di chi crede ancora in un riscatto di Gela viene smorzato anche da questi episodi.
Villa comunale chiusa: l’entusiasmo non è durato neanche sette giorni
