Continua il giro di vite nei confronti di chi pensa di sbarazzarsi illegalmente dei rifiuti e farla franca. Solo pochi giorni fa la Procura ha sequestrato sei discariche abusive e denunciato chi li aveva illecitamente create. Oggi la procura ha chiuso un altro filone di indagine, sempre concentrato sullo smaltimento illecito di rifiuti. Sotto la lente di ingrandimento è finita l’attività di un’azienda della zona industriale di Gela e, nello specifico, quella svolta dal legale rappresentante e dal Responsabile Qualità , Salute, Sicurezza e Ambiente e dal Responsabile Gestione Rifiuti. Gli investigatori, grazie a delle telecamere, avrebbero individuato due aree di 400 e 700 mq, ora poste sotto sequestro. Lì sarebbero stati smaltiti rottami ferrosi, lamiere, materiali plastici e sfabbridici.
Le indagini le hanno svolte i militari della Capitaneria di Porto insieme ai carabinieri del NOE di Palermo e il personale dell’Agenzia Regionale Protezione Ambientale siciliana.