Morirono dopo essere stati trasferiti al Sant’Elia di Caltanissetta. Lo scorso gennaio l’Asp la ritenne l’opzione migliore per i sette pazienti positivi al Covid, ricoverati al Vittorio Emanuele, dove nel frattempo era scoppiato un focolaio. A distanza di un mese, però, i pazienti passarono a miglior vita. Ora il caso è finito in Commissione Europea, come fanno sapere i parenti che nel frattempo hanno fondato un comitato. “La battaglia dalle associazioni e comitati firmatari della petizione pubblica sul caso del 20 Gennaio 2022 – si legge in una nota – è arrivata, grazia alla disponibilità dell’On. Ignazio Corrao , sul tavolo della Commissione Europea tramite un ufficiale interrogazione.
Sollecitiamo i deputati nazionali, regionali e referenti politici di partiti nazionali del territorio, a seguire l’esempio di Corrao”. Gli esponenti delle organizzazioni si rivolgono anche ai deputati regionali e ai senatori di rappresentanza, invitandoli a fare la stessa cosa, portando il caso in tavoli importanti. “Siamo inviando un’ulteriore missiva sia al governo nazionale, ma soprattutto ad altri deputati anche non rappresentanti del territorio ed ai media per sollecitare le azioni dovute al Presidente della Repubblica e al Ministro della Salute”. L’appello non è singolare ma è stato accolto anche dalle associazioni: Gela Brainstorming, Associazione H, Consulta Giovanile, Comitato Studenti, Comitato Spontaneo Vittime del 20 Gennaio e Consulta della Disabilità. “Ogni aiuto per raggiungere la verità e migliorare i servizi sanitari è il benvenuto – è l’appello lanciato – quindi unitevi a sostenere la battaglia”. Secondo i parenti dei pazienti il trasferimento in ambulanza contribuì a peggiorare le condizioni dei loro cari. L’Asp ha sempre smentito, parlando di un trasporto sicuro ed eseguito a norma di legge
Morirono dopo il trasferimento al Sant’Elia: il caso dei sette pazienti finisce in Commissione Europea
