La nuova tangenziale di Gela rischia di isolare la città. Lo temono i civici di “Una buona idea” e “Impegno comune”. La nuova infrastruttura, per la quale l’iter prosegue spedito, collegherà la SS 117 Gela – Catania alla SS 626 Gela – Caltanissetta. Ma dal momento in cui sarà realizzata, chi passerà da Gela? I consiglieri sono convinti dell’utilità che avrà la nuova tangenziale, soprattutto per alleggerire il traffico pesante in via Venezia, ma chiedono un ammodernamento delle strade secondarie tramite uno svincolo dalla tangenziale al centro città. “Non possiamo consentire la desertificazione turistica e commerciale” sostengono i consiglieri Davide Sincero, Rosario Faraci, Valeria Caci e Davide Guastalla. Secondo i civici, a Gela, i flussi turistici prima del covid non erano poi così tanto male. Passata la pandemia e grazie all’apertura del museo del mare e alla ristrutturazione del nuovo museo i dati potrebbero migliorare. Per questo temono l’isolamento della città: “i flussi turistici della zona del Trapanese ed Agrigentino – sostengono – utilizzerebbero la tangenziale come bypass per arrivare nelle zone di Piazza Armerina, Caltagirone, Catania e Ragusa a danno di Gela da ogni punto di vista”
I consiglieri dicono sì alla tangenziale ma non vogliono correre il rischio di trasformare Gela in una città fantasma.
Per questo hanno chiesto al Sindaco un intervento forte e deciso nei confronti del Direttore della struttura territoriale di Anas Sicilia per l’ammodernamento della Gela-Licata e Gela-Comiso e con il Nuovo Commissario delle Strade Secondarie, Ing. Gianluca Ievolella,
I due gruppi consiliari propongono di inserire nella prossima programmazione l’ammodernamento di alcune strade provinciali “Solo così – concludono – riusciremo ad evitare l’isolamento e rilanciare il flusso turistico e commerciale del nostro territorio”
