Dell’erogazione idrica non c’è traccia. Per il secondo giorno consecutivo i rubinetti dei gelesi sono rimasti a secco. È, ovviamente, impossibile fare fronte ad una carenza del genere a luglio, con le altissime temperature che si stanno registrando. Anche perché, puntualmente, è un copione che si ripete ogni anno. Ci sono famiglie con disabili a carico esasperate. Senz’acqua si ferma tutto: le faccende domestiche, l’igiene personale, il bucato. Un disagio che solo chi si ritrova con il rubinetto asciutto riesce a comprendere. Alla fine, nella disperazione, si acquista l’acqua privatamente a fior di quattrini. Del nuovo guasto sappiamo ben poco. Riguarda la conduttura San Leo, la stessa che è stata interessata da una rottura lo scorso 16 aprile e 22 giugno. Anche questa volta Caltaqua si è limitata a segnalare il problema precisando che l’interruzione avrebbe riguardato soltanto la giornata di domenica 3 luglio. A distanza di due giorni tutto tace, anche tra le stanze della politica. Nonostante le puntuali rassicurazioni da parte del gestore o dell’ATI, nel 2022, basta ancora una rottura a mettere in ginocchio una città di oltre 70mila abitanti
