Centoquattro ore senz’acqua. Ecco quanto hanno dovuto sopportare e aspettare i residenti di San Giacomo, ma anche di altri quartieri, prima che la distribuzione si regolarizzasse. Ieri, alle 19:30, l’annuncio emozionato del presidente di quartiere, Massimo Giorrannello: “habemus aquam”. L’emergenza idrica in città non è mai stata realmente superata, nonostante le rassicurazioni dell’anno scorso, con soluzioni individuate dall’ATI, che se fossero state attuate, avrebbero evitato lo stop dell’erogazione. Niente di tutto questo e la storia si è ripetuta anche questo luglio, per la terza volta dall’inizio dell’estate. A questo punto c’è chi si chiede perché non sia stata cacciata Caltaqua, così come aveva promesso il sindaco. La domanda se la pone il capogruppo di “Prima L’Italia”, Giuseppe Spata. “Le rassicurazioni del Sindaco degli ultimi giorni non sono servite a far tornare la situazione alla normalità – scrive una nota – ci sono interi quartieri dove l’acqua manca da settimane, le più elementari funzioni igieniche non possono essere espletate e con 40 gradi è facile comprendere il livello di esasperazione della gente. Delle autobotti promesse Sicilia Acque nemmeno l’ombra. Anziani, bambini, disabili sono i primi a pagarne le conseguenze. I B&B così come molte strutture ricettizie vivono gli stessi disagi, i turisti presenti in città in queste condizioni scappano – continua Spata- e tra qualche giorno dovremmo pure ospitare una mostra internazionale. E’ forse questo il modo di accogliere gli ospiti? Greco aveva promesso che avrebbe cacciato Caltaqua ma dopo la folcloristica telefonata di tre anni fà nulla è stato fatto. Lo stesso Sindaco martedì ha dichiarato di aver scritto a Caltaqua e Sicilia Acque, è forse questo, ha concluso Spata, l’approccio che deve avere il Sindaco della sesta città della Sicilia per risolvere un’ emergenza idrica?”
