E’ stata approvata la legge sul fenomeno del randagismo in Sicilia, che si propone di risolvere il problema dei cani abbandonati nell’Isola. “Una legge dal valore storico per la Sicilia che assume rilevanza nazionale – è il commento dell’onorevole di “Prima L’Italia e Presidente della Commissione di Verifica e Monitoraggio delle Leggi all’Ars Carmelo Pullara – una regione nella quale il triste fenomeno del randagismo assume numeri impressionante”.
L’Assemblea Regionale Siciliana -scrive Pullara- ha dato l’ok definitivo alla legge sul fenomeno del randagismo. Prevista l’identificazione dei cani attraverso l’istituzione di un’anagrafe regionale. Le norme approvate, inoltre, istituiscono l’obbligo di registrazione in una banca dati contestuale alla microchippatura e il divieto assoluto di ingresso per i cani padronali provenienti da altre regioni e non identificati. Prevista inoltre -spiega Pullara-una netta distinzione tra rifugio e ricovero.
I cani saranno sterilizzati e curati nei rifugi pubblici o privati convenzionati, gli unici dotati di ambulatorio, e poi trasferiti nel più breve tempo possibile nei ricoveri o nei parco-ricoveri in attesa di essere adottati se non possono essere reimmessi in territorio.
Esprimo soddisfazione per l’approvazione di questa norma a cui ho sempre tenuto particolarmente, non solo perchè componente della Commissione speciale d’inchiesta sul fenomeno del randagismo in Sicilia ma anche perché ho dei cani in casa, dei meticci trovatelli, che sono parte della mia famiglia. Una norma fortemente voluta dal sottoscritto tant’è che in passato ho chiesto più volte l’intervento del governo regionale su un ‘attività di indagine per evidenziare le difformità riscontrate nell’affidamento del servizio di custodia e mantenimento dei cani.
Si tratta di un disegno di legge – conclude Pullara- tanto atteso dalla Sicilia e dai suoi abitanti e che siamo certi darà conforto ad un fenomeno che in Sicilia ha numeri impressionanti e la sua approvazione è un passo avanti di civiltà .
(foto di Angelo Nardo, tratta dal gruppo “Gela Brainstorming”)